IO SONO LA PORTA
L’immagine centrale del vangelo di oggi è la porta ” Io sono la porta “.
La porta è un simbolo del passaggio da un luogo, da una situazione a un’altra. Gesù è la porta di entrata verso se stessi. Gesù ti porta verso di te. Ma Gesù ti porta anche fuori di te ( entrerà e uscirà ). Chi è in contatto con sè è in contatto anche con gli altri, chi va verso di sè va anche verso gli altri. Incontrare Gesù è incontrarsi.
Ci sono delle porte nella nostra vita chiuse a chiave, serrate con tutti i lucchetti possibili e che mai vorremmo aprire. La vita ci mette di fronte a certe porte: se vuoi andare avanti devi passare di qui, non puoi evitarle o entrare da un altra parte. Certi passaggi sono prove difficili e mortificanti che bisogna affrontare. Certe porte ci fanno una paura enorme eppure dobbiamo passare di lì e fidarci che lì troveremo la vita piena.
Dio è porta. Cioè se incontro Dio, Dio mi manda fuori, mi fa diverso, mi trasforma, mi cambia e mi manda là dove neppure immagino, mi apre porte sconosciute mi apre ad orizzonti che nemmeno immagino.
C’è un particolare di questo testo che attira sempre la mia attenzione. Il buon pastore ripete per due volte che conduce fuori la pecore dal recinto. Strano … Istintivamente mi verrebbe da pensare che il pastore voglia soprattutto chiudere al sicuro le sue pecore. Invece no. Gesù ci conduce fuori dalla chiusura del peccato … Fuori dai pettegolezzi, dai nostri egoismi e dalle piccolezze dei nostri giudizi. Gesù ci conduce fuori e ci mette davanti a noi.
Questo ci fa capire che l’esperienza cristiana autentica si fonda su un cammino serio e sereno sui passi di Gesù. Il cristianesimo è troppo spesso ridotto ad un ricettario di comportamenti morali, come compimento di precetti. La Parola di oggi ci dice che chi segue Gesù, sceglie Lui come unico pastore! La fede allora diventa incontrare Qualcuno che ti ribalta la vita e te la riempie di gioia. La bella notizia è che anch’io sono chiamato a diventare pastore di vita per il mio piccolo gregge che può essere la mia famiglia, gli amici, la mia comunità che Lui ha affidato alla mie cure. ( Serena C. )