Due comandamenti come i due cardini di una porta
Il brano evangelico che oggi ascoltiamo si potrebbe dire sia la parte più intima nella costituzione di identità di ogni cristiano. I farisei continuano nel tentativo di trovare in fallo Gesù, ora si nascondono dietro a quanto un ebreo osservante era tenuto ad adempiere.
Farisei e sadducei, tenuti ad osservare una somma di 613 precetti, pongono una domanda trabocchetto a Gesù: qual è il più grande dei comandamenti?
Gesù senza esitazione li richiama alla Scrittura: Amerai il Signore Dio tuo … il prossimo tuo. Come non fermarsi in silenzio e discernere cosa può significare per la nostra vita questo comandamento ?
Mi chiedo quante volte anch’io sono fariseo, pongo domande, alle volte assurde, per trovare giustificazione al mio operato, al mio allontanarmi da Dio. Il tempo che ci è dato di vivere è prodigo di tutto questo. Il divisore nel frattempo si diverte e si sfrega le mani per come l’umanità sta camminando.
Mi è caro altresì pensare che questi due comandamenti siano come i due cardini di una porta; senza di essi è difficile, se non impossibile aprirla. Porta che ci introduce nel mondo di Dio che è Misericordia, Amore infinito. E’ in questa dimensione che l’uomo diventa simile a DIo, può gustare veramente la bellezza della vita. Amare il prossimo non è un sentimento, una passione, ma un atto di volontà, di intelligenza, di affidamento a Gesù.
Lui ci fa conoscere lo stile di vita per seguirlo ed essere liberi. Cristo Gesù ha personificato ed evidenziato il senso dell’Amore nella risposta data ai farisei. Amore obbediente al Padre sino alla morte e alla morte di croce. Ha incarnato su di sè la nostra natura umana amandoci sino alla fine. Credo veramente che se riuscissimo ad avere questo meraviglioso passaporto saremmo capaci di portare il Vangelo sino ai confini della terra.
Il mondo che ci è vicino: le nostre famiglie, la nostra comunità, la Chiesa. Saremo portatori di pace in un mondo che si esalta nelle guerre, purtroppo tante. Aiutiamoci ad imparare ad amare, accogliendoci così come siamo, non solo a parole, ma con i fatti ( Pietro Dal Santo )