Il servizio nasce come risposta a tutto l’amore ricevuto
Nel riflettere sul testo del Vangelo di questa domenica, vorrei soffermarmi in particolare su un versetto: ” Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva “.
Gesù si avvicina alla suocera di Pietro, che è ammalata e la prende per mano: la febbre la lascia e subito si mette a servirli. Nella seconda lettura s. Paolo afferma che il servizio per Lui è una necessità che gli si impone!
Mi ha colpito tutto questo, perchè anch’io lo sento così il mio servizio in parrocchia. Non è un obbligo e non è neppure la ricerca di qualcosa, ma è un bisogno. Come quando qualcuno ti fa un regalo e senti che è doveroso ricambiare. I genitori che accompagno lo sanno bene perchè lo dico sempre. Sono grata alla parrocchia sin da quando ero bambina, perchè mi sono sempre sentita accolta, conosciuta e voluta bene. Quando andavo a cantare le signore ci coccolavano con le parole e noi stavamo bene ed era stimolante ed educante. Più tardi sono stata riconoscente ai parroci, alle catechiste, agli animatori che hanno accolto e coinvolto i miei figli. Ancora mi sono sentita accolta nel momento della fatica, della malattia, quando una comunità pregava per la nostra famiglia. Lungo tutto il percorso della vita ho sentito il Signore vicino attraverso la mia parrocchia. Perciò il servizio nasce come risposta a tutto l’amore ricevuto.
Domenica festeggiamo il trentesimo anniversario della mensa eucaristica della nostra chiesa. In quell’altare si sono susseguiti diversi sacerdoti che con il loro ministero hanno servito la nostra comunità cristiana offrendo al noi l’opportunità di ricevere Gesù Eucaristia. E’ Lui che dona energia e forza per superare fatiche, discordie e avversità. Credo sia doveroso almeno ringraziare, per questo dono che gratuitamente riceviamo. ( Pia Lorenzi )