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Commento al Vangelo di Domenica 17 novembre 2024 – XXXIII Tempo Ordinario

Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Siamo giunti alla penultima domenica dell’Anno Liturgico, che si concluderà domenica prossima con la festa di Cristo Re. La Parola di Dio ci invita ad alzare lo sguardo verso gli orizzonti della storia per rinnovare la nostra speranza nel ritorno del Signore. Il brano evangelico di oggi fa parte del capitolo 13 di san Marco, interamente dedicato al cosidetto discorso sulla fine del mondo. Leggendo questa pagina del vangelo sentiamo stringere il cuore e la mente subito si attiva proiettando immagini di scene catastrofiche e anche i segni di cui parla Gesù sembrano realizzarsi. Cosa vediamo infatti ogni giorno ? Guerre infinite, miseria dilagante, alluvioni, siccità, i poveri che premono per entrare nel mondo ricco, violenza, aggressività, mancanza di rispetto … Quando accadrà ? Quando vedremo il Signore tornare ? Non lo sappiamo, non possiamo saperlo !

Gesù comunque non vuole terrorizzare ma invita a guardare la vita adesso con occhi nuovi. Infatti ci invita a guardare il fico, l’ultimo albero a mettere foglie, appena prima dell’estate. E infinite foglioline sono tutti gli uomini e le donne che vivono, lottano, amano, soffrono e contribuiscono a diffondere l’amore nel mondo. Una fogliolina bellissima del nostro mondo è il nostro papa Francesco che è l’orgoglio non solo di noi cattolici ma di tutta l’umanità. La sua vita e le sue parole sono segno che il mondo non è perduto, che Gesù è qui e ci parla attraverso di lui. Serenamente quindi guardiamo a tutte le foglioline che sbocciano attorno a noi e abbandoniamo a tristi presagi. Ricarichiamo il nostro cuore alla speranza con le parole di Gesù: Cieli e terra passeranno ma le mie parole non passeranno! ( Emilia d’Adam )