Donare la vita per gli altri
Il vangelo di questa domenica ci introduce alla Settimana Santa e ci presenta gli ultimi giorni di Gesù dall’ingresso festante a Gerusalemme, acclamato come Re, fino all’arresto e alla morte di croce.
E’ la cronistoria della Passione di Gesù: una pagina di vangelo composta da tanti frammenti, e ognuno di questi andrebbe approfondito. Nella mia riflessione vorrei però soffermarmi, più che su un momento o un’immagine, su un concetto in particolare, messo in evidenza da papa Francesco nell’Angelus di domenica scorsa: il dono e il perdono attuati da Gesù nel compimento della sua missione tra gli uomini.
Il dono di Gesù è stato offrire la propria vita per amore, immolarsi per espiare i nostri peccati. Inoltre sulla croce, Gesù ha svelato il volto misericordioso di Dio, ha perdonato chi lo ha tradito, umiliato e crocifisso.
Donare la propria vita per gli altri, perdonare chi ci tradisce e di fa del male: un esempio rivoluzionario. Ancora una volta la logica di Dio si scontra con la nostra logica umana, ci destabilizza, ci mette di fronte ad una testimonianza che noi fatichiamo a capire, figurarsi a metterla in pratica. Al male è più facile rispondere con il male. Ma, come ci ha ricordato il papa domenica, è proprio quando doniamo e perdoniamo che risplende in noi la gloria di Dio, che il sacrificio di Gesù e la nostra stessa vita prendono senso.
La liturgia della Settimana Santa ci invita a seguire passo passo la passione di Gesù, ad accompagnarlo, partecipando al Triduo Pasquale, in questo ultimo tragitto che lo porterà alla gloria della risurrezione passando prima per la sofferenza dell’abbandono, sia da parte dei discepoli che del Padre, e l’umiliazione di chi prima lo ha osannato, e poi lo ha rinnegato e deriso.
La settimana santa è il momento centrale e fondante per la nostra fede cristiana, è da qui che può riprendere il nostro cammino di fede. ( Ombretta G. )