Inizio della vita pubblica di Gesù.
L’evangelista Luca ci descrive in modo molto scarno l’episodio del battesimo di Gesù sul fiume Giordano. Con poche parole egli tocca temi essenziali e ci fanno meditare.
La prima domanda che ci si pone è: che bisogno aveva Gesù di farsi battezzare? Di sicuro egli non aveva peccati di cui farsi perdonare. Il Battesimo è il punto di svolta della vita di Gesù. Da questo momento inizia la sua vita pubblica, la sua predicazione. Egli si mette umilmente in fila con il popolo e con questo gesto si fa vicino a noi, nelle nostre prove, nelle nostre sofferenze, nei nostri peccati.
Il secondo tema è quello della preghiera: dopo il battesimo Egli si mette a pregare e attraverso la preghiera si mette in comunicazione con il Padre, il Quale rivela al popolo, che è lì per convertirsi, la natura divina del Figlio.
Mi piace pensare che anche noi, dopo il nostro battesimo abbiamo aperto una comunicazione con Dio ed ogni volta che ci rivolgiamo a Lui, nella nostra preghiera continuiamo la nostra relazione con Lui.
Il terzo tema è quello del compiacimento di Dio verso Gesù: attraverso una immagine trinitaria, un Padre rende evidente al mondo il suo amore nei confronti del Figlio. Il Padre parla al Figlio e offre a noi il lieto annuncio con cui si compie il tempo di Natale: la vita di fede non è un impresa titanica ma un lasciarsi raggiungere in profondità dall’amore del Padre manifestato nel Figlio, è vita figliale che si consolida nella preghiera, chiave che apre ogni porta.
A noi che riprendiamo il cammino del tempo ordinario tocca ora far fruttificare la ricchezza del nostro battesimo rimanendo nell’amore nel quale siamo stati immersi e lasciando che questo amore emerga da ogni nostro gesto e da ogni nostra parola. ( Emilia D. )